Educazione alla visione
La visione
E’ un insieme di abilità basilari per identificare, interpretare e capire ciò che si vede. La prima infanzia è per il bambino un periodo di intensa attività biologica e di attivazione di tutti i sistemi motori e percettivi che sono la base per lo sviluppo cerebrale e per l’acquisizione delle funzioni superiori, di cui la visione è una delle più complesse.
Per imparare a camminare un bambino striscia, gattona, incomincia ad alzarsi per stare eretto ed infine cammina senza aiuto. Un processo simile avviene nello sviluppo della visione.
Ogni ostacolo che si frappone allo sviluppo psicomotorio del bambino può essere accompagnato da alterazioni visive ed è importante quindi che la visione del bambino si sviluppi adeguatamente ed egli sia pronto a costruire capacità ed apprendimenti più complessi.
La visione si sviluppa passo dopo passo con la crescita del bambino. Alcuni bambini, per svariati motivi, non completano correttamente tutte le giuste tappe evolutive e dal punto di vista visivo, si trovano impreparati ad affrontare gli impegni scolastici.
L’83% delle informazioni per un veloce apprendimento passa attraverso la vista, la visione e solo l’11% passa attraverso l’udito. Ne consegue che la visione ha un ruolo determinante nell’apprendimento scolastico, nello sport e nel lavoro.
Sovente le affermazioni degli insegnanti “il ragazzo è intelligente, ma non s’impegna… potrebbe fare di più…” possono nascondere una difficoltà visiva che solo un attento esame optometrico può evidenziare.
Apprendimento
Il bambino che legge male, confonde le parole, inverte o salta le lettere o i numeri, perde facilmente il segno, può avere una difficoltà d’apprendimento nello studio e nello sport.
La disgrafia, la disortografia, la discalculia e la dislessia rientrano nei cosiddetti disturbi di apprendimento. Questa difficoltà di lettura e scrittura sono il problema più diffuso e più frequente riguardante la popolazione scolastica nella scuola dell’obbligo legata alla difficoltà di visualizzazione e manipolazione dei caratteri, che secondo recenti ricerche è una percentuale variabile dal 15% al 20% e di questi circa l’5% sono maschi. La dislessia riguarda solo una percentuale che varia dal 5% al 8%. E’ facile confondere i sintomi di tali disturbi con la semplice pigrizia, problemi emotivi o semplicemente con un’insufficienza visiva.
Avere i 10/10 (dieci decimi) “la vista” perfetta è solo quanto una persona vede e non come vede. Infatti “la visione” è l’insieme di abilità che permettono alla persona di operare e interagire nel mondo visivo, definisce le potenzialità visive determinandone l’efficienza visivo cognitiva.
L’Ottico Optometrista può aiutare, affiancato da altri specialisti (pedagogisti e psicologi), le persone con difficoltà di apprendimento proponendo ausili visivi, regole, esercizi di Visual Training in grado di aggirare e superare il problema.
Prevenzione e controlli
Nei bambini è importante controllare lo sviluppo della visione binoculare e dell’acutezza visiva che deve raggiungere particolari valori in relazione all’età. La prevenzione, cioè il riconoscimento precoce d’anomalie visive ed il loro trattamento, sono il primo obiettivo dell’ottica Passuello dove lo specialista è in grado di capire se esistono difetti o carenze che possano creare difficoltà nella lettura e nello studio. A tale scopo, il nostro centro si avvale di strumenti specifici e sussidi “divertenti” con cui possiamo controllare le principali abilità visive del bambino. Comunque appare scontata la necessità di visite pediatriche ed oculistiche preventive.
Quando i controlli?
L’attenzione nell’età prescolare deve essere volta essenzialmente a mettere in rilievo possibili ambliopie (occhio pigro), ipermetropie ed astigmatismi elevati (difficoltà di visione a tutte le distanze). I problemi visivi, che possono essere anche di un solo occhio, devono essere individuati e corretti precocemente per permettere un normale sviluppo della visione, ma spesso è difficile individuarli senza esami visivi specifici. Poiché nell’età prescolare l’importanza maggiore deve essere data alla visione binoculare e all’osservazione del processo di sviluppo della visione, è importante osservare che l’acutezza visiva aumenti in entrambi gli occhi e che la visione binoculare sia valida a tutte le distanze.
I difetti visivi che si riscontrano nell’età scolare e abilità visive insufficienti, che impediscono la giusta ricezione dell’informazione sono:
- L’ ipermetropia, che rende difficile la lettura, è un difetto che pur permettendo una buona visione può causare problemi di apprendimento per l’eccessivo impegno visivo.
- L’ astigmatismo, che fà confondere le lettere, può procurare disagi nell’apprendimento anche se la visione si mantiene buona.
- La miopia, che fà vedere male da lontano e quindi la lavagna, è l’alterazione visiva in assoluto più frequente nell’età scolare, ed è proprio in questa età che si sviluppa. Il bambino che legge sotto stress, cioè con materiale di lettura difficile, usa più accomodazione di quanto la distanza richieda.
Questo aumento di uso dell’accomodazione se protratto particolarmente in situazioni visive non corrette, sono causa di insorgenza di miopia.
Altri fattori che influiscono sull’insorgenza dei difetti visivi sono dovuti:
- all’eccessiva vicinanza al testo di lettura e al quaderno, essa non deve essere inferiore alla lunghezza del braccio misurato dall’indice flesso al gomito del bambino
- alle posizioni scorrette tenute durante le attività da vicino
- alle luci abbaglianti o troppo scarse e posizionate erroneamente
Spesso l’organismo segnala le situazioni di disagio con: mal di testa, bruciore agli occhi, annebbiamenti della vista da vicino o da lontano ancor prima che il difetto visivo sia rilevabile. Nell’età evolutiva la plasticità dell’organismo favorisce gli adattamenti del sistema visivo e quindi i difetti visivi, è in questo periodo che la prevenzione dei difetti visivi gioca un importante ruolo per un buon adattamento dell’alunno all’ambiente scolastico.